Come tutti sanno, per far crescere un bel fiore, è necessario piantare semi sani in un terreno fertile e annaffiarli moderatamente. Ed è piacevole notare che qualcosa di simile accade nella pittura ad acquerello, solo che al posto del terreno nero abbiamo un foglio bianco su cui poniamo il seme del nostro concetto artistico sotto forma di schizzo e lo annaffiamo con acqua mescolata a colore. Anche qui, come con un fiore vero, è fondamentale non annaffiare o asciugare eccessivamente. E il processo è anche molto vivo: proprio come nel terreno, sulla carta, il fiore cresce e sboccia gradualmente.

Per sette settimane coltiveremo un giardino fiorito. Un giardino misterioso e metafisico, a volte invaso dalla vegetazione come una giungla impenetrabile, a volte che ricorda il Parco di Versailles. Un giardino che ci racconterà storie toccanti e accattivanti sulla luce e l'ombra, sul cuore e il silenzio. Ci aiuterà a scoprire le nostre radici, conducendoci in profondità in archetipi misteriosi, e a compiere una meravigliosa transizione verso la vera libertà dell'immaginazione, come la famosa Alice, che un tempo scrutò curiosa in una magica tana di coniglio.

Come in tutti i dieci praticum precedenti, rimarrete affascinati dagli "enigmi" artistici del vostro capitano fantasioso, imparando sempre di più su voi stessi attraverso queste "missioni" con gli acquerelli e le interazioni amichevoli con i vostri compagni di squadra, rivelando gradualmente, come i petali di un bocciolo, nuove abilità e affinando quelle esistenti. Ci immergeremo ancora una volta nella poesia del colore, sentiremo la magia dell'acqua guidare le nostre mani e scopriremo nuove sfaccettature del nostro mondo interiore. Lasciate che ogni lezione sia un piccolo ritorno a noi stessi e ogni colore una rivelazione, riempiendo l'anima di calore, forza e luce.