Poberta Marzullo
Partecipante del praticum Improvvisazione dell'acquerello
Il corso è già finito ed io mi sento solo all'inizio, quanta strada ho ancora da fare, quante porte si sono aperte! Ora sono come un fiume che scorre, non posso fermarmi.
Niente accade per caso. Un giorno mi sono imbattuta in Ekaterina e ho cominciato a seguirla, ho sentito che lei aveva quello che stavo cercando: la chiave per aprire il mio flusso bloccato. E cosa c'è di più fluido dell'acqua? Cosa c'è di più liberatorio dell'improvvisazione? Cosa c'è di più leggero dell'acquerello?
Meravigliosa Ekaterina…
Così tutto è iniziato; grazie a questo 'stupefacente' corso, che in realtà è stato molto di più di un corso di acquerelli, ho finalmente ripreso a dipingere con l'acqua, anzi mi sono proprio immersa nell'acqua, e ci sono rimasta dentro col pensiero e col cuore per due mesi. E forse pian piano, la mia rigidità si è un po' sciolta. Anche se i miei compiti non mi soddisfano affatto e risultano tanto rigidi, soprattutto rispetto ai vostri, cari colleghi, quanto siete bravi tutti! E quante difficoltà ho incontrato nel mettere in pratica gli insegnamenti preziosi di Ekaterina. Ogni lezione era sempre più interessante e coinvolgente, ma al contempo sempre più difficile.
Ogni proposta mi ha affascinato, ma avrei avuto bisogno di più tempo. Come dice sempre la nostra grande capitana, bisogna esercitarsi e lavorare tanto, con costanza, solo così la mano e la pittura diventano fluide, solo così possiamo raggiungere i nostri obiettivi.
E ora che ho conosciuto te, Ekaterina, e tutti voi, cari colleghi, non intendo perdervi di vista, mi sento parte di questo meraviglioso gruppo che mi ha dato tanto e vorrei fare altre 'nuotate' con voi. Perché da soli non si va da nessuna parte.
A presto quindi, grazie a tutti di cuore!